Un corso pensato per chi vuole avvicinarsi all’arte e alla tradizione del tombolo aquilano.
Il tombolo aquilano è un merletto lavorato a fuselli e fa parte della lavorazione dei merletti a fili continui. L’origine risale intorno al XV secolo. La particolarità del tombolo aquilano è che viene prodotto tutto di un pezzo senza mai ritornare sul lavoro già fatto; viene lavorato con filato molto sottile di lino o di seta.
Il corso di Tombolo
è rivolto a chi si vuole avvicinare all’antica arte del tombolo aquilano e prevede un percorso teorico e pratico: partendo dai punti base per arrivare a disegnare e realizzare un proprio lavoro autonomamente. Parte integrante dell’apprendimento, oltre allo studio dei vari punti, è lo studio delle nozioni tecniche per disegnare i propri lavori.
A disposizione nel laboratorio il materiale di cartoleria, forbici, righelli, cartoncini.
Materiale che ciascun allievo deve avere: tombolo, cavalletto o cestino, spilli, fuselli, filo.
DURATA: 10 lezioni da 2 ore, 1 volta a settimana
PREZZO: 350 euro
DOCENTE: Simona Iannini
Nasce a L’Aquila nel 1969. Inizia a lavorare il merletto a tombolo aquilano da adolescente e sebbene sia laureata in scienze politiche,decide che il suo hobby sarebbe stato il suo lavoro.
Dal 1994 partecipa a mostre sia in Italia che all’estero.
Dal 1995 insegna l’arte del tombolo aquilano con un metodo, da lei ideato, innovativo, veloce e divertente che sfrutta schemi e il codice colori (linguaggio internazionale del merletto che lei ha adeguato al tombolo aquilano).
Nel 2005 è socio fondatore dell’Associazione Culturale “La Bottega delle Api Operose” con cui organizza corsi, mostre, eventi e studi di pezzi museali con loro riproduzione.
Lo studio del merletto aquilano e del ricamo sono in continuo approfondimento.
Nel 2005 a Guardiagrele un suo gioiello rientra fra le opere segnalate e prende la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica e nel 2006 a Como, sempre un gioiello, è tra le opere premiate.
I gioielli e l’insegnamento sono ciò che preferisce, creatività nel primo, studio e diffusione nel secondo.
Il merletto deve essere studiato nella sua natura, ma essere evoluto nelle sue applicazioni, solo in questo modo si riesce a tramandare. E’ una passione, una sana droga, un allenamento per il cervello, uno sfogo alla creatività, un’opportunità di divertirsi lavorando.